Una semplice mossa che salverà il tuo futuro e quello dei tuoi figli.
Le domande che molti si pongono sono: per quale motivo dovrei fare un fondo pensione e quali vantaggi ne ho?
I vantaggi sono molteplici, ma si analizzerà quello di maggiore interesse: il vantaggio fiscale.
Quando un lavoratore (dipendente) aderisce ad un fondo pensione ha la possibilità di appoggiarci una quota volontaria e il TFR. Ma per quale motivo dovrebbe farlo?
La quota volontaria la si può dedurre in dichiarazione di redditi. Quindi se risparmio 100€ al mese in un fondo pensione l'anno successivo potrò dedurre fiscalmente 1.200€. Se per caso sono nello scaglione IRPEF con aliquota al 38% significa che sono a credito nei confronti dello Stato per 456€ e vedrò uno stipendio più alto in uno dei mesi a venire (solitamente nel mese di luglio).
Nel momento in cui appoggio il TFR non posso portarlo in deduzione, ma ottengo comunque un risparmio fiscale, come? In fase di accumulo (durante la vita lavorativa) se ritiro il TFR dall'azienda sconto un'imposta pari all’aliquota IRPEF in cui risiede il mio scaglione di appartenenza, da un minimo del 23% ad un massimo del 43%. In ogni caso sempre superiore al 20%, che è quello che si pagherebbe se si aderisse ad un fondo pensione. In fase di decumulo (quando cessa l'attività lavorativa) se si lascia il TFR in azienda le sorti sono le medesime, se invece si è aderito ad un fondo pensione si parte da un'aliquota massima del 15% fino ad arrivare ad un minimo del 9%. Come si fa ad arrivare al 9%? Dipende per quanti anni si ha aderito alla previdenza complementare.
Per i lavoratori che assaporano le gioie della partita IVA dovranno "accontentarsi" della deducibilità massima di 5.164,57€, sempre che non siate in regime forfettario, a quel punto consiglierei strategie diverse per prendersi cura del proprio futuro.
10 milioni di italiani hanno aderito ad un fondo pensione. Voi quale avete scelto?