Il Sig. Tizio ha fatto lavori di ristrutturazione in casa per 80.000€. Il suo dubbio è: cedo il credito di imposta oppure lo porto in detrazione?
A partire dal 19 maggio 2020 con il decreto-legge "Rilancio" sono stati stanziati una serie di incentivi per ristrutturare le proprie abitazioni. I bonus fiscali premiano sia la ristrutturazione "ordinaria", che quella "straordinaria" volta a migliorare la classe energetica dell'immobile. Lo Stato ha previsto due bonus fiscali differenti, a seconda che si trattasse di "ordinaria ristrutturazione" o "straordinaria ristrutturazione". L'ordinaria ristrutturazione ha deciso di premiarla con una detrazione al 50% in 10 anni. Nella fattispecie di Tizio quindi, ogni anno, con fatture alla mano e 730 da compilare, potrà detrarre dalle imposte 4.000€. Se si trattassero invece di lavori di straordinaria ristrutturazione, volta a migliorare la classe energetica, potrebbe detrarre 8.800€ all'anno, per i prossimi 10 anni.
E se invece cedesse il suo credito di imposta?
Ipotizziamo che dalla ristrutturazione ordinaria l'intermediario a cui si è rivolto gli riconosca l'85% di quanto può detrarre. Quindi su 40.000€ incasserebbe 34.000€. Mentre sulla ristrutturazione straordinaria l'intermediario riconosce il 95%, quindi 76.000€. Ad una prima occhiata se non si hanno problemi di liquidità conviene aspettare 10 anni e portare tutto in deduzione. Conviene veramente?
Di fronte ad un'inflazione crescente quanto sarà l'effettivo valore del credito di imposta incassato grazie alla detrazione? Con un'inflazione media annua del 3,5% i soldi che "riscuoto" nel 2023 subiranno l'effetto reale dell'inflazione del 2022; i soldi che incasserò nel 2024 subiranno l'effetto inflattivo sia del 2022 che del 2023 e così via... quindi i soldi che si riceveranno nel 2032 porteranno dietro di sè l'erosione di un'inflazione di 10 anni. In soldi veri cosa significa?
Che si aspettano 10 anni per ottenere gli stessi soldi o poco meno di quelli che si otterrebbero cedendo il credito di imposta.
Che cosa succederebbe se un domani decidessi di cedere il credito di imposta, incassare i tuoi soldi e di investirli? Che dopo 10 anni, ad una crescita media annua del 3% del portafoglio i 34.000€ diventerebbero 45.000, mentre i 76.000€ diventerebbero 102.000.
E tu cosa hai deciso di fare con il tuo bonus fiscale?